martedì 21 gennaio 2025 ore 13.12

CINEMA

CINEMA

I COLORI DELLA PASSIONE

Domenica 1 aprile 2012, ore 21:00
(evento non prenotabile: è scaduto il termine per le prenotazioni)

Lunedì 2 aprile 2012, ore 21:00
(evento non prenotabile: è scaduto il termine per le prenotazioni)

I COLORI DELLA PASSIONE

 

"IL VOLTO DI GESU' NEL CINEMA E NELLA CULTURA"  
Iniziativa dell'ACEC per approfondire i molti aspetti della attualità di Cristo

Anche quest'anno, l'Acec riprende l'oggetto del convegno del Progetto Culturale della Cei, Gesù nostro contemporaneo (in programma a Roma dal 7 all'11 febbraio) e promuove la realizzazione nelle Sale di manifestazioni dedicate al tema "Il volto di Gesù nel cinema e nella cultura".
L'iniziativa è rivolta alle sale della comunità di tutta Italia e la Sala della Comunità è stata scelta per la Diocesi di Vicenza.
Ecco il programma dell’iniziativa:

1) Domenica 1 aprile ore 21.00 e Lunedì 2 aprile ore 21.00: I COLORI DELLA PASSIONE
2) Domenica 15 aprile ore 16.00: C’ERA UNA VOLTA GESU’
3) Domenica 22 aprile ore 16.00: JESUS CHRIST SUPERSTAR
4) Sabato 28 aprile ore 21.00 e Domenica 29 aprile ore 16.00: THE TREE OF LIFE

 

Dal genio creativo e visionario di LECH MAJEWSKI
I COLORI DELLA PASSIONE

(The Mill and The Cross)

 

Con RUTGER HAUER  CHARLOTTE RAMPLING  MICHAEL YORK
Sundance Film Festival 2011 -  Selezione Ufficiale
40th International Film Festival Rotteerdam - Selezione Ufficiale
San Francisco Film Critics Circle 2011 - Menzione Speciale
Viareggio EuropaCinema 2011 - Miglior Film Europeo
 Migliore regia internazionale - Miglior Attore Rutger Hauer
Settima edizione di Popoli e Religioni Umbria International Film Fest - Miglior Film

 

INTRODUZIONE 
Nel 2005, lo scrittore e critico d'arte Michael Francis Gibson vide Angelus di Lech Majewski in un cinema di Parigi. Affascinato dalla sensibilità pittorica dello sguardo registico di quest’ultimo, Gibson  gli fece avere una copia del suo libro The Mill and The Cross (Il mulino e la  croce), un'analisi del dipinto  La salita al Calvario  di Pieter Bruegel.  Majewski, colpito dalle riflessioni formulate da Gibson sull’opera di Bruegel,  decise allora di sviluppare un progetto ambizioso: la trasposizione cinematografica del lavoro del maestro fiammingo, attraverso il ricorso alla tecnica dei tableaux vivant (già sperimentata in campo cinematografico da registi del calibro di Pasolini, Godard, Greenway). Per Lech Majewski questa sfida ben si inseriva nel percorso artistico da lui iniziato anni prima nel campo della pittura e della poesia, e proseguito in seguito con la realizzazione di film di grande rilevanza artistica. Tra questi ricordiamo:  Basquiat  (1996),  film ispirato alla vita dell’artista Jean-Michel Basquiat, che lo vede impegnato come sceneggiatore, al fianco del regista Julian Schnabel;  The Garden of Earthly Delights (2004), salutato come un capolavoro da  Sight & Sound  e vincitore del Grand Prix al Festival Internazionale del Film di Roma, nel quale il famoso dipinto di Bosch, il Giardino delle delizie, è al contempo surreale quinta teatrale e fonte di visionaria ispirazione; senza dimenticare i suoi originali lavori di videoarte esposti in prestigiosi sedi museali, come per esempio il Museum of Modern Art di New York e la Biennale di Venezia.
Per la sua complessità tecnica I colori della passione - The Mill and The Cross ha richiesto ben tre anni di realizzazione, un paziente impegno tecnico e immaginativo, attraverso il ricorso alle più innovative tecnologie di computer grafica e 3D. L’incontro tra presente e passato, pittura e digital tecnology, ha così dato vita a un enorme arazzo digitale nel quale, svariati livelli di prospettiva, multiformi fenomeni atmosferici e una moltitudine di persone, rendono lo spettatore partecipe di una
spettacolare esperienza estetica. 

SINOSSI 
Uno degli artisti e cineasti più avventurosi e ispirati di oggi, Lech Majewski, invita lo spettatore a vivere dentro all’epico capolavoro del maestro fiammingo Pieter Bruegel, La salita al Calvario (1564): la tela riproduce la  Passione di Cristo ambientando la scena nelle Fiandre del XVI secolo, sconvolte dalla brutale occupazione spagnola. Il protagonista della narrazione è il pittore stesso (interpretato da Rutger Hauer) intento a catturare frammenti di vita di una dozzina di personaggi:  la famiglia del mugnaio, due giovani amanti, un viandante, un’eretica, la gente del villaggio e i minacciosi cavalieri dell’Inquisizione spagnola. Le storie disperate di questi uomini e di queste donne, costretti ad affrontare la sanguinosa repressione in corso, si sviluppano e si intrecciano sullo sfondo di un paesaggio suggestivo e surreale popolato da oltre cinquecento figure. Tra di loro, oltre al pittore, ci sono l’amico e collezionista d'arte,  Nicholas Jonghelinck (Michael York), e la  Vergine Maria (Charlotte Rampling). 
Partendo dai dettagli e dai simboli contenuti nei disegni preparatori di Bruegel I colori della passione - The Mill and The Cross invita lo spettatore a ricostruire il significato più profondo di una grande storia di coraggio, di ribellione e di sacrificio. Il film offre quindi una stimolante meditazione sull'arte e sulla religione, intesi qui come processi continui e stratificati di narrazione e di reinterpretazione collettiva dei significati. Grazie all’uso spettacolare di effetti speciali innovativi
Lech Majewski ha tradotto l’opera di Bruegel in una grande allegoria visiva sulla libertà religiosa e sui diritti umani.
Altri  temi che stanno a cuore al regista e che emergono dal film sono:  la capacità di un artista di fermare il tempo, di catturare l’attimo e di renderlo immortale; l’importanza di tutto ciò che rimane celato dai molteplici elementi che compongono un’opera, e che si rivela infine essere l'essenza stessa della Verità. 
Pieter Bruegel, considerato come uno dei filosofi più saggi tra tutti i pittori, nelle sue opere si sforza di nascondere l'ovvio disseminando la tela di innumerevoli elementi di distrazione; ed è proprio dalla distrazione e dal disinteresse per ciò che è nascosto che, secondo Bruegel, ha origine la sofferenza. Chi soffre è chi viene lasciato solo, abbandonato, dimenticato; gli altri, i distratti, vivono pensando solo a ottenere il meglio per sé, ignorando il resto e non vedendo l’ovvio che è  “nascosto” davanti ai loro occhi. 

LA REALIZZAZIONE DEL FILM 
Con il suo ultimo film I colori della passione - The Mill and The Cross, il regista Lech Majewski rivoluziona il modo di rappresentare l'arte attraverso il cinema, introducendo un nuovo metodo pionieristico che permette di “entrare” in un dipinto e di creare una narrazione basata sulle figure ritratte nel quadro, interpretate da attori in carne e ossa. 
Il metodo di Majewski consiste nel combinare riprese realizzate in digitale in tre modi diversi: 
• attori ripresi davanti a un blue screen, con la successiva integrazione di vari fondali; 
• attori e riprese effettuate in Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Nuova Zelanda, in paesaggi accuratamente scelti, che ricordano quelli dei dipinti di Bruegel; 
• un grande fondale in 2D del quadro di Bruegel dipinto su tela dallo stesso Majewski.
Majewski e il suo montatore hanno sovrapposto, strato dopo strato, questi vari elementi in sede di postproduzione. Per esempio, un attore ripreso in blue screen è stato inserito su diversi livelli composti sia di fondali dipinti che di immagini di paesaggi reali, ritoccati con l'aggiunta di riprese digitali di un maestoso cielo in Nuova Zelanda. Questo processo ha permesso al regista di lavorare egli stesso come un pittore.  

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Si accettano solo prenotazioni con pagamento on-line mediante Paypal o Satispay
Biglietto intero: 5.00 €
Biglietto ridotto per ragazzi fino ai 14 anni/soci Sala: 4.00 €

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