Incontriamoci! Un viaggio intorno al mondo
La rassegna “Incontriamoci! Un viaggio intorno al mondo” comprende una serie di opere che trattano, con uno sguardo a misura di bambino, un tema importante e spinto con urgenza dall’attualità storico e sociale che stiamo vivendo: l’intercultura.
Giudizio: Consigliabile/poetico
Tematiche: Adolescenza; Avventura; Ecologia; Famiglia - genitori figli; Film per ragazzi; Letteratura;
Soggetto: Bambino prodigio di 10 anni appassionato di cartografia e invenzioni, T.S. Spivet vive in un ranch del Montana con la mamma, esperta di morfologia degli insetti; il padre, un cowboy ormai fuori tempo; la sorella 14enne che sogna di diventare Miss America e il fratello gemello Layton. Un giorno una telefonata improvvisa gli annuncia che l'Istituto Smithsonian gli ha attribuito il prestigioso Premio Baird per la sua invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo. Deciso a ritirare il premio e a tenere il discorso di ringraziamento, Spivet salta su un treno merci e intraprende da solo un viaggio che dal Montana lo porta a Washington. Al suo arrivo, la segretaria dell'istituto stenta a credere che il premiato sia un bambino...
Valutazione Pastorale: Dopo un inizio di carriera a fianco del fumettista e disegnatore Marc Caro, Jeunet ha diretto da solo alcuni titoli fino a "Il favoloso mondo di Amelie", grande successo internazionale e suo trampolino di lancio per la successiva carriera. A dire il vero quel titolo ormai quasi proverbiale potrebbe adattarsi ben anche al film in questione, con una piccola variante: "Il favoloso mondo di T.S. Spivet". Quello dell'avventura di un ragazzino inesperto e un po' timido e tuttavia carico di entusiasmo è un copione denso di suggestioni che svariano lungo tutto il diagramma della fantasia e del sogno, con precisi e pertinenti rientri sulla concretezza della realtà. L'invenzione è il gradito prima dell'utopia, quella condizione ideale nella quale è bello restare in attesa di scegliere il passo decisivo da compiere. Il viaggio nell'ignoto di strade e spostamenti crea le premesse giuste per mettere Spivet sulla soglia dell'ignoto, della sorpresa; viaggio quindi di formazione e di crescita. Sembra un racconto alla Walt Disney e qui Jeunet è bravo a seguire le strada maestra dei grandi film d'avventura senza imitarli e anzi ritagliandosi un tono personale, un approccio originale, fatto di elementi romantici, comici, surreali, improbabili, sempre divertenti. Si arriva alla fine essendo rimasti quasi sempre accanto a Spivet, ammirandone la lucidità creativa, la bella famiglia che lo circonda, gli spazi infiniti che certa America offre per rendere quasi ogni gesto e ogni azione qualcosa che tocca l'epica e entra nella leggenda. Un bell'esempio di film per tutti che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme poetico.