Serata teatrale per la Giornata Internazionale della Donna
La Bottega Teatrale Pappamondo da Brendola
Da Euripide a Checov attraverso la sensibilità femminile
Serata teatrale per la Giornata Internazionale della Donna in collaborazione con Assessorato alla Cultura del comune di Brendola.
(INGRESSO LIBERO)
DONNE DA PALCOSCENICO è un’antologia dedicata a volti e voci di donne del teatro antico e contemporaneo mondiale: uno strumento di studio e analisi dell’universo femminile ritratto da alcuni tra i più noti drammaturghi della nostra scena.
Nonostante la sua apparente linearità, il monologo è una delle forme più difficili da padroneggiare nella scrittura teatrale e una delle sfide più impegnative per un attore. È uno spazio di straordinaria libertà, sia dalle necessità produttive – l’attore può presentarsi “nudo” sulla scena – sia dalle regole creative – con una sola parola o una pausa l’autore può far cambiare al personaggio identità, convinzioni, portarlo in un altro luogo o in un altro tempo.
È grazie a queste libertà che negli ultimi dieci anni il monologo si è largamente diffuso in Italia. Spesso è stato l’unico strumento a disposizione dei drammaturghi per narrare verità scomode, facendo leva su una qualità specifica della teatralità, ovvero la capacità di stabilire un patto di sospensione dell’incredulità al di qua e al di là del palcoscenico trascinando lo spettatore nel mondo del protagonista.
In questo scenario l’universo femminile è stato un terreno particolarmente fertile per la ricerca di nuovi personaggi. Il monologo «ha contribuito a far conoscere figure e storie straordinarie e, in qualche misura, a far penetrare nella coscienza collettiva i problemi legati alla condizione femminile e le tematiche di genere, in una delicata opera di “riscrittura della storia” che non di rado è andata a confrontarsi direttamente con il mito e le radici della cultura occidentale».
Gli 8 monologhi che costituiscono DONNE DA PLACOSCENICO si presentano come INNO al mondo dello spettacolo per tutte le attrici che si sono confrontate con la scrittura di questa particolare forma drammatica.
Bruno Scorsone