La Sala della Comunità e FramEvolution presentano la XXVIII rassegna di World Music 2024
I suoni e i ritmi dell'Africa arrivano in Sala con un doppio concerto
JO CHONECA (Monzambico)
Joao Choneca è originario di Beira proviene direttamente dalla tradizione mozambicana della marrabenta, rendendolo moderno e accattivante alle orecchie di chi ascolta. Inizia a suonare sin da bambino con il gruppo tradizionale Nyacha con il quale realizza tour in Europa e Asia. Ogni sua esibizione è una ventata di freschezza, allegria, sound e groove con un mix di stile e ritmi afro, pop, funk e reggae che fusi tra loro danno origine a un sound eclettico e originale. Dopo aver pubblicato nel 2019 il suo primo EP, col suo secondo EP “Bantu” omaggia il ceppo linguistico della lingua madre dell’autore e in cui si mescolano groove, sound e ritmi afro–pop. Joao Choneca è anche il fondatore della band Jo Choneca che è anche il nome del nuovo progetto del quale fanno parte Andrea Trabucco alla chitarra e Nello Amadei al basso e paolo nella batteria Hey’Jo è una ventata di freschezza allegria sound e groove. Il quartetto “cool guys” eseguono brani inediti ed editi con un mix di stile e ritmi afro, pop, funk, e reggae che fusi tra loro danno origine a un sound eclettico e originale.
Nei suoi tour raccoglie fondi a sostegno delle popolazioni del suo Paese colpite da cicloni e alluvioni che hanno devastato Beira e le coste del Mozambico dal 2019 al 2021, fenomeni che una volta si ripetevano una volta ogni 10 anni e che invece ora arrivano con grande frequenza sommandosi all’innalzamento del livello degli oceani rendendo il futuro più incerto.
CHEIKH SADIBOU FALL (Senegal)
Nasce a Dakar (Senegal) nel 1982 in una famiglia religiosa appartenente alla confraternita Khadre. All’età di quattro anni inizia, con il padre, lo studio delle percussioni tabala utilizzate nei rituali, a sette anni ne diventa il solista all’interno della dahara “Daru salam” di Dakar, e dalla madre apprende il canto religioso. In tenera età si avvicina alle percussioni sabar seguendo il suo primo Maestro Baye Cheikh Mbaye, grazie al quale si avvicinerà anche allo studio del djembe. Lo studio approfondito e la sua determinazione fanno sì che all’età di soli 14 anni diventa djembe solista nell’ensemble “Bakh Yaye” coordinato dal suo Maestro.
Nel 2007 inizia una intensa collaborazione con la Banda di Piazza Caricamento, incide due dischi, Babelsound (2008), che vince nello stesso anno il premio ‘Suoni di Confine’ con il patrocinio della Sezione Italiana di Amnesty International, Nu-town (2010) e collabora con Antonella Ruggero. Negli anni a seguire partecipa all’incisione del disco “Sangal project: ritmi e canti dell’Africa subsahariana” di Tate Nsongan, artista camerunese membro del gruppo piemontese Mau Mau. Dal 2009 al 2017 lavora come musicista accompagnatore dei corsi di danza del Maestro burkinabé Noumoutie “Reggae” Ouattara (Associazione Katouma). Dal 2013 partecipa in qualità di accompagnatore e insegnante di djembe e kora al Festival Mama Africa Meeting. Nel 2014 inizia a lavorare con la Compagnia Sowilo. Nel febbraio 2016 viene invitato al Festival International de Danse de Ouagadougou (FIDO). Dal 2018 collabora con l’Orchestra Terra Madre di Slow Food. Nell’ottobre 2019 riceve un attestato di merito per il suo impegno alla promozione della cultura senegalese e all’educazione interculturale in Italia in occasione della X Edizione Giornate Culturali. Nel 2020 partecipa alla realizzazione delle musiche per lo spettacolo teatrale “La vita davanti a sé”.
Discografia: “Afrique Unie” (2015) e “Yakar” (2019).