Nautilus Cantiere Teatrale
L'impiegato Arduino Rossi è un uomo senza carattere e succube degli altri, che conduce una vita monotona e ripetitiva tra il lavoro al ministero delle finanze e la casa, dove vive con una moglie indolente, ipocondriaca e dedita ai medicinali, una suocera arcigna e autoritaria e un suocero giocosamente alienato. Al lavoro non va meglio: le giornate in ufficio sono interminabili, alle prese con un direttore sospettoso e impiccione e un collega vanesio, presuntuoso e nullafacente.
Da un incontro fortuito, una domenica pomeriggio, con un'affascinante ragazza (in realtà una bella entraîneuse) nasce l'occasione per un appuntamento nell'appartamento della donna. L’incontro avrà risvolti ben diversi da quelli previsti dallo sprovveduto aspirante dongiovanni, e finirà in modo inaspettato, tanto da portare Arduino a “sognare” un seguito della vicenda in modo alquanto tragico. Al risveglio il «libertino» si renderà conto che la realtà è ben diversa, ma ugualmente intricata.
Il testo assume i caratteri del giallo-comico dove Arduino, un “Ugo Fantozzi” ante litteram, si troverà vittima di inganni, persecuzioni, e dell’invadenza di un cognato impiccione. Il protagonista seguirà quella misteriosa deriva che può assumere la nostra vita quando siamo di fronte a una tentazione e scegliamo di seguire l' impulso, in uno sviluppo dell’intreccio che ricorda Carlo Goldoni per la capacità di trattare questioni complesse nella forma di un' irresistibile leggerezza, giocata sul conflitto tra equilibrio classico e inquietudini contemporanee.
La commedia, con il suo fitto reticolo di simpatici personaggi, avrà un epilogo inaspettato e, ovviamente, divertente e consolatorio per il pubblico.