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ALTRI EVENTI TEATRALI

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IL VANGELO SECONDO PILATO

Sabato 13 aprile 2019, ore 21:00
(evento non prenotabile: è scaduto il termine per le prenotazioni)

33a edizione del Teatro e Cabaret 2019: Fuori rassegna

IL VANGELO SECONDO PILATO

 

FUORI RASSEGNA: Evento Pasquale con La Bottega Teatrale Pappamondo da Brendola

 

IL VANGELO SECONDO PILATO è l’indagine che Pilato compie sulla scomparsa del corpo di Gesù. L’ultimo giorno della Pasqua ebraica, Pilato viene a conoscenza che Gesù, lo stregone di Nazareth, è scomparso dalla sua tomba.
Ormai quasi tutta la Palestina crede che Gesù di Nazareth sia il Messia, il Salvatore che avrebbe liberato il popolo di Israele dalla dominazione romana. Per evitare che il furto sia strumentalizzato politicamente contro Roma, Pilato cerca di ritrovare il cadavere. Ma Gesù riappare, vivo!
Con un’accanita razionale volontà di mettere a tacere le voci di una pretesa resurrezione, Pilato comincia un’indagine che ha il ritmo e il sapore di una vicenda poliziesca, con colpi di scena drammatici venati spesso di una feroce ironia. Gesù è veramente morto sulla croce o era ancora vivo quando l’hanno deposto? E se era morto, è veramente resuscitato dimostrando così di essere il Messia?
Un’inchiesta che si dipana nei meandri di Gerusalemme e, nello stesso tempo, nel labirinto della coscienza di Pilato.
Pilato interroga, indaga con lucida razionalità ma non riuscirà a risolvere i suoi dubbi. La resurrezione di Gesù non è più un enigma che si può risolvere ma un mistero. E niente è più angosciante di un mistero. Un mistero non si lascia comprendere: lo si accetta o no. E Pilato non lo accetta.
Pilato tenta di difendere la sua ragione, salvarla con tutte le sue forze dal mistero ma non ci riesce e ammette che nel “caso Gesù” esiste qualcosa di incomprensibile. Ma dall’indagine nasce un Pilato nuovo che scopre con emozione che il sacrificio di Gesù di Nazareth ha insegnato agli uomini un nuovo modo di amarsi e di sentirsi fratelli.
Pilato finalmente comprende che quello che è importante non è essere romano o ebreo o egiziano, ricco o povero, potente o schiavo ma è quello che gli uomini possono avere di bello, di giusto, di comune, dentro di loro. Quello che potrebbero costruire insieme per rendere il mondo migliore.
Il “Vangelo secondo Pilato” è una meditazione, un interrogativo, una commossa poesia sull’uomo Gesù. E mai come in questo spettacolo l’impegno di noi attori non è tanto rendere più o meno felicemente l’interpretazione di un personaggio, ma far fiorire poeticamente una storia che, per chi crede come per chi non crede, ha comunque sconvolto e illuminato la storia dell’umanità.
 

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